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Il dollaro debole e la fine dell’eccezionalismo USA: cosa cambia.
Negli ultimi giorni, il dollaro ha mostrato segnali inequivocabili di debolezza, mentre l’euro guadagna terreno tra gli investitori globali. A prima vista potrebbe sembrare l’ennesima oscillazione ciclica dei mercati valutari. Ma sotto la superficie si muove qualcosa di molto più profondo. Il cuore del sistema che ha retto l’equilibrio globale per decenni, il primato economico e geopolitico degli Stati Uniti, inizia a incrinarsi. E per chi guida un’impresa, questo cambiamento

Davide Mitscheunig
26 magTempo di lettura: 3 min
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Europa e mercato dei capitali: una nuova centralità globale.
Nel momento in cui l’instabilità politica e regolatoria degli Stati Uniti inizia a spaventare gli investitori globali, l’Europa si ritrova, quasi paradossalmente, a guadagnare attrattività . A rivelarlo è il presidente di EQT, uno dei più grandi fondi europei di private equity, in un’intervista rilasciata a Bloomberg. Ma non è solo una questione di flussi finanziari: è il segnale di un cambiamento più profondo nella geografia del potere economico globale.

Davide Mitscheunig
23 magTempo di lettura: 3 min
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Difesa europea: da costo geopolitico a leva industriale.
Quando la storia accelera, anche l’industria è costretta a rispondere.L’intervista al CEO di Leonardo S.p.A. ci proietta nel cuore di un cambiamento silenzioso ma determinante: l’Europa, spinta dalla guerra e dalla vulnerabilità sistemica, sta finalmente costruendo una sua strategia industriale nel settore difesa. Non si tratta solo di armi. Si parla di leadership, visione, integrazione tecnologica. E, soprattutto, di scelte che ogni imprenditore internazionale non può più pe

Davide Mitscheunig
17 magTempo di lettura: 3 min
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Fine della filiera globale: l'Europa deve svegliarsi prima che sia troppo tardi.
Mentre gli Stati Uniti celebrano intese parziali con alcuni partner asiatici, i dati reali raccontano un'altra verità : l’inflazione cresce, i costi di approvvigionamento aumentano e la supply chain globale mostra segni di cedimento.L’Europa osserva da spettatrice, incapace di influenzare davvero gli equilibri in gioco. Ma il lusso di aspettare è finito: la nuova geografia industriale globale non aspetta nessuno. E chi oggi non ripensa radicalmente la propria strategia interna

Davide Mitscheunig
27 aprTempo di lettura: 2 min
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